martedì 27 aprile 2010

Il canto della danza
Nell'occhio tuo guardai,or non e' molto,o vita!E mi parve di sprofondare nel senza-fondo.
Ma tu mi riportasti a galla con lenza d'oro: ironicamente ridevi,perche' ti avevo chiamato senza-fondo.
"Cosi' ragionano tutti i pesci,dicesti;cio' di cui essi no toccano il fondo ,e' senza -fondo.
Invece io sono soltanto mutevole e selvaggia,e in tutto e per tutto femmina ,e non virtuosa:
Sebbene per voi uomini mi chiami la "profonda"o" la fedele ","l'eterna","la piena di mistero".
Ma voi uomini ci recate in dono sempre le vostre virtu'-voi ,virtuosi!"
Cosi' rideva,l'incredibile;ma io non credo mai a lei,ne' al suo riso,quando parla male di se stessa.
E quando parlai a quattr'occhi con la mia saggezza selvaggia ,quella mi disse incollerita:" Tu vuoi, tu desideri,tu ami, soltanto per questo lodi la vita!"
Quasi avrei voluto rispondere male e dire la verita' a quella incollerita;e non e' possibile rispondere peggio di quando "si dice la verita''alla propria saggezza.
Cosi' infatti stanno le cose tra noi tre.In fondo io amo soltanto la vita-e,davvero soprattutto quando la odio!
Ma voglio bene-spesso troppo bene -alla saggezza, e questo perche' essa mi ricorda moltissimo la vita!
Ha i suoi occhi,il suo riso e persino la sua aurea cannuccia da pesca:che posso farci, se le due si assomigliano tanto?
E una volta, quando la vita mi chiese:Ma chi e' la saggezza-mi affrettai a rispondere :"Ah si ! la saggezza!
Si ha sete di lei e non si diventa mai sazi, si guarda attraverso dei veli,si cerca di afferrarla con reti.
E' bella?Che ne so! Ma anche le carpe piu' vecchie e scaltrite abboccano alla sua esca.
Mutevole e impertinente essa e';spesso l'ho vista mordersi le labbra e pettinarsi i capelli contr'onda.
Forse e' cattiva e falsa ,e' una donna in tutto e per tutto, ma proprio quando dice male di se' e' seducente al massimo"
Quando dissi queste cose alla vita ,si mise a ridere e chiuse gli occhi."Di chi parli?disse ,di me ,non e' vero?
E anche se tu avessi ragione -dirmi queste cose in faccia!Ma ora parlami anche della tua saggezza"
Ahime', e di nuovo apristi gli occhi ,vita diletta !E di nuovo mi sembro' di sprofondare nel senza-fondo.

Cosi' parlo' Zarathusta.
e la mia vita cade in altra vita ed io mi sento solamente un punto, lungo la retta lucida e infinita di un meccanismo immobile e presunto..
La Virtu' che dona..
Il bene esiste perche' esiste il male ,senza il male il bene non ci farebbe lo stesso effetto ed e' per questo che abbiamo bisogno di entrambi per far si che le cose vengano a noi e in noi .
come il fiume in secca che addormentato sonnecchia al sole sono i nostri cuori quando l'anima non lascia passare le emozioni ..ma poi arriva la grande pioggia che riempie i letti dei fiumi addormentati e li sveglia dal lungo sonno.Gli argini straripano ed e' li' che il fiume va' a donarsi al mare ..ed e' li' che che i nostri cuori sentono la forza del proprio battere e si riversano agli altri per la semplice gioia di dare,consapevoli che dando non si privano di niente,donando si riempiono maggiormente..chi dona e' sempre piu' ricco di chi riceve perche' dona due volte.
E' il non-naturale che e' reale
cosi' disse, e cosi' prese via in me il pensiero che e' proprio vero che ci si sofferma troppo spesso a guardare e a giudicare quello che non ci va' e per noi quella e' la realta'...siamo sempre piu' propensi a parlare di cio' che vorremo e non di cio'che abbiamo .E' solo quando distogliamo lo sguardo dall'ovvio che ci si apre la vera realta', fatta di tutto cio' che davamo per scontato e naturale.Le realta' le possiamo cambiare solo accettandole come tali e non oscurandole con cio' che vorremo che fossero...altrimenti sarebbe come risolvere un problema che non conosciamo..IMPOSSIBILE.Ed e' solo a questo punto che e' il non-naturale ad essere reale...

giovedì 22 aprile 2010


"Quando siete i volenti di un unica volonta',e questa svolta culminante di ogni fatalita' ha per voi


il nome di necessita',li e' l'origine della vostra virtu'"


Cosi' parlo' Zarathustra Friedrich Nietzsche