mercoledì 27 ottobre 2010

Non aver paura di essere debole
Non essere troppo orgoglioso di essere forte
Solo guarda nel tuo cuore amico mio
Quello sarà il ritorno a te stesso
Il ritorno all’innocenza

Se vuoi, allora comincia a ridere
Se devi, allora comincia a piangere
Sii te stesso, non nasconderti
Credi proprio nel destino

Non ti preoccupare di quello che dice la gente
Segui la tua strada
Non rinunciare e sfrutta la possibilità
Di tornare all’innocenza

Non è l’inizio della fine
E’ il ritorno a te stesso
Il ritorno all’innocenza

martedì 26 ottobre 2010


LEARNING TO FLY (Imparando a volare)Pink Floyd

In lontananza, un nastro nero
Esteso fino al punto del non ritorno
Un volo di fantasia su di un campo spazzato dal vento
Mentre ero solo i miei sensi hanno vacillato
Un'attrazione fatale mi sta trattenendo con forza
Come posso sfuggire a questa irresistibile stretta?

Non riesco a distogliere i miei occhi
dai cieli che girano in tondo
Muto per la paura e agitato
Solo uno spiazzato essere terreno, io.


Senza ascoltare avvertimenti,
ho pensato io… io ho pensato a tutto
Non c'è nessun navigatore ad indicarmi la strada per casa
Alleggerito, vuoto e trasformato in pietra

Un'anima in tensione che sta imparando a volare
Legata alla terra dal proprio stato di natura
ma determinata nel tentare
Non riesco a distogliere lo sguardo dai cieli che girano in tondo
Muto per la paura e agitato
Solo uno spiazzato essere terreno, io.

Al di sopra del mondo su un'ala e una preghiera
Il mio sporco alone, scia di vapore nell'aria vuota
Sopra le nuvole vedo la mia ombra volare
Con la coda del mio occhio bagnato di pianto
Un sogno non minacciato dalla luce del giorno
Potrebbe soffiare quest'anima attraverso il tetto della notte

Non c'è sensazione che si possa confrontare con questa
Animazione sospesa, uno stato d'estasi
Non riesco a distogliere il pensiero dai cieli che girano in tondo
Muto per la paura e agitato
Solo uno spiazzato essere terreno, io.


SIAMO RESPONSABILI DELLA NOSTRA VITA AL 100%


Tutto cio' che abbiamo e' stato voluto da noi

Tutto cio' che non abbiamo non l'abbiamo voluto noi

Tutto cio' che vogliamo dobbiamo volerlo solo noi

"dagli insegnamenti di qualcuno che ho voluto io"

giovedì 21 ottobre 2010

StellAlata


C'era una volta, un cielo che sembrava di panna montata,soffici nuvole fluttuavano facendosi compagnia.Ebbe qui,in questo scenario incantato,inizio un magica avventura....
Era un pomeriggio come tanti lassu' nel cielo,ed un curioso angioletto annoiato decise di farsi un giretto, volle inoltrarsi in quella soffice gommapiuma ,per scoprire cosa ci fosse al di la',ormai era grande, e cosi' si incammino' avvolto nell'abbraccio morbido delle nuvole.Arrivo cosi' in un posto chiamato angolo delle stelline,ovvero dove le piccole stelle imparano a brillare di luce propria.Una di loro si accorse subito di una nuova presenza,e si avvicino' all'angioletto .Si guardarono a lungo con curiosità prima di parlare ,fu' Angioletto a rompere il ghiaccio presentandosi ,e raccontando a stellina che da molto tempo voleva scoprire cosa ci fosse dietro il suo cielo,ovvero,dietro quello che pensava fosse solo il suo cielo.Stellina gli racconto che quella sera sarebbe stata la sua sera,avrebbe dovuto finalmente brillare,ma non si sentiva affatto pronta ,era agitata e senza forze.Angioletto allora le propose di andare a fare un giretto con lui,per provare a rilassarsi e magari,cambiando aria ,le forza sarebbero arrivate.E cosi' si incamminarono insieme parlando e saltellando fra le nuvole.Angioletto le racconto tante storie fantastiche ,e stellina ascoltava con attenzione quello strano personaggio arrivato cosi' per caso.La sua attenzione divenne ancora piu' grande quando angioletto incomincio' a raccontare la storia che suo padre poco tempo prima racconto' a lui...."In una sera fredda e buia ,Angelo Destino ,un angelo giovane bello,fu' chiamato al di la' delle nuvole,ma non era una voce a chiamarlo ,era un'energia incontrollabile, e in pochi istanti si trovo' circondato da mille gemme luminose che emanavano un calore avvolgente.Il suo cuore fu' rapito da quella magia e si fece cullare da quella luce per molto tempo .Ad un certo punto pero' le stelle dovettero smettere,mancavano poche ore alla notte e dovevano tenere la luce per illuminare il mondo, e soprattutto Angelo Destino doveva rientrare prima che calasse il buio,ma non ne voleva sapere ,non era mai stato cosi' bene in vita sua.Le stelle allora,vedendo che l'angelo era triste al pensiero di andarsene,si unirono in un fascio di luce ,come una strada,affinche' lui potesse rientrare nel suo cielo avvolto dalla loro energia.L'angelo torno' cosi' a casa ,ma non era piu' lo stesso ,adesso dentro di lui c'era qualcosa di profondamente unico,persino i suoi occhi non erano piu' gli stessi,erano lucidi e luminosi.Le stelle si erano unite cosi' tanto per accompagnarlo che la loro energia gli entro' dentro, ed ora era parte di lui." Stellina non riusciva a frenare le lacrime per l'emozione che quella storia le aveva suscitato.L'angioletto l' abbraccio' forte, e lei stette subito meglio con quel calore amico vicino.Il cielo stava cambiando colore e Stellina capi' che era ora di rientrare,anche se era l'ultima cosa che voleva fare.Nemmeno Angioletto avrebbe voluto lasciarla andare ,ma sapeva in cuor suo che la notte avrebbe pianto senza una stella cosi' bella.In silenzio si incamminarono verso l'angolo stellare e quando furono arrivati Stellina si accorse che al solo pensiero di perderlo, le forze per brillare le mancavano.Si abbracciarono profondamente e Angioletto si sfilo'le ali e le poggio' delicatamente su Stellina dicendole: Ora puoi volare verso la tua luce ,e quando mi penserai il tuo pensiero fara' volare anche me ! E con quella promessa d'amore eterno si salutarono ,e fu' ricambiato cosi' il dono che le stelle fecero ad Angelo Destino.

giovedì 14 ottobre 2010


Il Risveglio dei Sensi

Un temporale
una bufera che sconvolge
emozioni sottopelle
brividi impalpabili
sotto un calore infuocato

le prime luci del mattino
arrivano ed illuminano

raggi di sole guidano
e le mani seguono
ti lasci scivolare addosso tutto
come una terra arida
ti disseti di fuoco

le pelli lucide
risplendono al contatto

e' una tormenta
raffiche di vento tolgono il fiato
poi tutto tace
occhi negli occhi
nello specchio dei sensi

e di nuovo il sangue
torna a pompare piacere
un afflusso potente
un incastro perfetto

brividi in salita
sulle schiene nude

e' una danza di movimenti
veloci lenti
che si accendono come un alba
sui tuoi fianchi

e mentre il mondo si sveglia
il nostro battito continua a cullare
un mattina d'autunno
e un risveglio che sa di sogno