sabato 20 agosto 2011

cio' che non  s' impara poi  ritorna ,e cio' che non si assaggia... ti lascia la voglia

mercoledì 17 agosto 2011


"Un amore elevato richiede il tuo essere vulnerabile. Devi abbandonare la tua corazza, e questo è doloroso, devi smetterla di essere costantemente sulla difensiva, devi disfarti della tua mente calcolatrice, devi rischiare, devi vivere pericolosamente. L'altro può ferirti: per questo si ha paura di essere vulnerabili. L'altro può respingerti: per questo hai paura di innamorarti.
Vedrai la tua immagine riflessa nell'altro, e potrebbe essere qualcosa di orrendo.

Ma evitando le esperienze che la vita ti offre non crescerai mai. Devi accettare la sfida."

Osho
Oggi ho avuto un attimo di panico ed ho rispolverato un libro che tenevo in un cassetto ,un libro che mi ha fatto sentire molte volte meno sola... Il Giunco Mormorante:"Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man’s land, in cui è totale padrone di se stesso.
C’è una vita a tutti visibile, e ce né un'altra che appartiene solo a noi, di cui n
essuno sa nulla. Ciò non significa affatto che,dal punto di vista dell’etica,
una sia morale e l’altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l’una lecita e l’altra illecita.
Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o un giorno) all’altra, e queste ore hanno una loro continuità.
Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell’uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la “linea generale”dell’esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso, e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero".
Ho appena buttato in lavatrice 1 paio di pantaloni  e un paio di magliette oramai sbiadiate dal tempo e dai lavaggi .Ho messo la scatoletta di colorante nero e il sale grosso come diceva la scatola ,in meno di un ora dovrei aver un paio di pantaloni e un paio di magliette ben colorati..mi chiedo.. mentre l'acqua sale e impregna i tessuti ,mentre il cestello gira e il colore inizia a schizzare nell'oblo'...in meno di un'ora qualcosa puo' cambiare ?E so'che non e' piu' una domanda ,e' una certezza ,ho cambiato almeno2 volte  colore alla mia vita in questo ultimo anno,e i colori piu' decisi  si sono dipinti davanti a me,  in meno di un'ora.Quando tutto era grigio stavo male perche' non riuscivo a muovere niente ,intrappolata in un pensiero folle il mio corpo non rispondeva ai comandi e a poco poco un vortice lento ha incominciato ad inghiottirmi ed a frullarmi a torcere ogni mia convinzione o presunta,ero in balia degli eventi ,il mio cuore gridava aiuto ma la testa  negava tutto ..poi in un minuscolo minuto di allucinazione ho visto cio' che ero cio' che realmente sono e cio' che realmente voglio essere.Ma allora mi chiedo perche' mi sento cosi' lontana da cio' che gli altri pensano io sia ? perche' non ho il coraggio di dirlo al mondo intero cosa voglio?Perche' penso un cosa e ne faccio un'altra? Perche' sono ancora legata agli insegnamenti morali di una cultura che mi ha  limitato fino ad ora?Perche' le cose in cui credo scandalizzano l'oppinione altrui? Perche' ancora oggi mi sto tirando indietro in una situazione che mi vuole e che  vorrei  ,che mi colora,ma che mi fa' sentire in colpa davanti a tutto il resto?E perche' ho' aspettato mesi prima di decidermi a colorare i miei pantaloni preferiti?
Ho sempre sentito che avevo delle responsabilità. Quel senso del dovere, poi, che avevo sempre addosso, quel senso che, insomma, era giusto fare certe cose o non farle. Ma non ero io... era che non c'era niente di più importante nella mia vita, non c'era niente di più grande, sai... sono uno che non ha mai fatto compromessi  Non ne ho avuto forse un grande bisogno, ma avevo una ripulsione per i compromessi e se questa la vuoi chiamare moralità, sì.        Tiziano Terzani

martedì 16 agosto 2011

 Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi (K.Gibran) 

martedì 9 agosto 2011

C'è un limite
c'è un limite e un recinto ,
c'è un cavallo
c'è un galoppo
limitato in un recinto


c'è un albero 
c'è un albero solo 
c'è un bosco con solo un albero


c'è un battito 
c'è un battito in un piccolo petto 
c'è un grande petto 
ed un cuore inanimato


c'è un mezzo paio d'ali per un solo volo
c'è tutto un paio d'ali che non lascia il suolo


c'è un riflesso capovolto 
in un capovolto specchio


c'è una clessidra


vuota sotto
vuota sopra


per un attimo PienaVuota sopra


per un attimo PienaVuota sotto


sabato 6 agosto 2011

cuoricino di birra

ecco le piccole cose che quasi sempre ci sfuggono via ,si sciolgono ,si nascondono e riappaiono,ma quanta pazienza hanno ? aspettano ...e aspettano... e aspettano e non sanno neppure per quanto, ma loro sono li e prima o poi  anche noi siamo li con loro , un secondo ,un minuto o per molto tempo ,,e ti chiedi se loro erano li prima di te o sei tu in anticipo e le stavi aspettando,un bisogno reciproco di concretezza.,di dimostrare che quel qualcosa in circolo che percepiamo ,c'e' ...
"Un indovino mi disse" di Tiziano Terzani
Ogni posto è una miniera. Basta lasciarsi andare.
Darsi tempo, osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l'amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità davanti al quale ci si potrebbe fermare senza più bisogno di andare altrove.
La miniera è esattamente là dove si è: basta cercare.