mercoledì 19 ottobre 2011

Ai confini di  un pensiero ho navigato per notti insonni ,scivolando senza contegno ,in acque ahime' ancor sconosciute.Spiata senza dubbio ,sentivo addosso gli occhi,e piu' di due.Sapevo del pericolo,o almeno che ce ne fosse uno .Avendo paura ,sono arrivata dall'altra parte,sull'altra sponda.E' strano il panorama ai piedi di un lago che riflette se stesso, negli  occhi che scrutano ,aspettano.Accecata dal sole della partenza, ho navigato dando la schiena all'avvenire .Ho guardato davanti a me, cio' che lasciavo dietro  me.Un bagaglio troppo ingombrante,e la mia e' solo una  piccola essenziale zattera.
Pensavo fosse difficile il distacco,la colla delle abitudini e' un mastice potente da dissolvere ,ed invece poche lacrime hanno rigato quel tramonto. Quasi spoglia,avevo freddo,
ma i brividi erano di quel misero dubbio ,quella corda ancora tesa che sembrava dirmi:" non andare ,che tanto alla fine ,da  qualsiasi sponda , in qualsiasi riflesso ,troverai un difetto!
Sono partita...

martedì 18 ottobre 2011



Come gli uccelli non lasciano orme nell'aria,
la sua mente non si aggrappa
alle tentazioni che le si offrono.
La sua rotta è lo stato di liberazione senza tracce,
invisibile agli altri.
                            Dhammapada, strofa 92

venerdì 14 ottobre 2011

l'autunno

se io fossi l'autunno ora sarei fugace ,come il vento che mi sposta i capelli,
sarei rossagiallamarrone 
sarei calda 
se io fossi l'autunno sarei croccante come i passi sulle foglie
sarei profumata come la natura caduta a terra mescolata alla rugiada
se io fossi l'autunno mi  spoglierei senza pudore
senza paura lascerei a terra cio' che mi copriva
nuda cosi'
col sole in faccia e le mie braccia spoglie e rivolte al cielo
se io fossi l'autunno sarei pronta a tutto
attenderei 
senza tempo ,senza illusione, senza copioni 
se io fossi l'autunno godrei nell'essere  autunno.

Quando io saro' autunno godro' nell'essere autunno. 
Svegliata con un punto interrogativo in testa ora vi chiedo :
perche' quando sto male riesco a descrivere con le parole il momento
e non ci riesco cosi' appagantemente quando le cose vanno bene ?
e' come se quando  il cielo e' nero io riesca a trovarci un senso ,e non lo faccio quando invece torna il sole e sono felice...ho bisogno del  dolore ?

martedì 11 ottobre 2011

 Sto lottando per imprimere quello che penso in me e in coloro che amo ,e mi rendo conto di quanto sia poco facile tutto questo. Abituati a regole gia'dettate ,a giudizi gia' elaborati,come si fa' a vivere e a partorire la propria idea senza sentirsi soli?