venerdì 24 settembre 2010


Morale o immorale,e per chi?
Chi ha dettato le regole?
Quanto senso di colpa deve provare una persona prima di capire che cio' che sta' provando non e' uno stato d'animo che le appartiene ma e' causa primaria di una maledetta societa' in cui chi esce dalle regole del gioco e' un peccatore?
Non e' che donandoci i comandamenti ci hanno imposto il giusto e il sbagliato decidendo che il buono e' colui che ubbidisce?
Ma non e' forse che il giusto e il sbagliato debbano nascere dentro di noi ?Non dovrebbe essere la vita stessa a maturarci e a farci vomitare i nostri comandamenti?
Noi siamo la nostra religione .Quando scendiamo giu' nei nostri celati abissi, quando non c'e' una corda pronta a tirarci su alla prima difficolta' ;o ci arrendiamo e accettiamo le regole di un gioco gia' confezionato o incominciamo a tessere la nostra fune di salvezza .Ed ogni pezzetto sara' un comandamento ,siamo noi i soli creatori di una realta' a nostro piacimento e non limitata da cio' che altri ritengono giusto o sbagliato

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