C'era una volta, un cielo che sembrava di panna montata,soffici nuvole fluttuavano facendosi compagnia.Ebbe qui,in questo scenario incantato,inizio un magica avventura....
Era un pomeriggio come tanti lassu' nel cielo,ed un curioso angioletto annoiato decise di farsi un giretto, volle inoltrarsi in quella soffice gommapiuma ,per scoprire cosa ci fosse al di la',ormai era grande, e cosi' si incammino' avvolto nell'abbraccio morbido delle nuvole.Arrivo cosi' in un posto chiamato angolo delle stelline,ovvero dove le piccole stelle imparano a brillare di luce propria.Una di loro si accorse subito di una nuova presenza,e si avvicino' all'angioletto .Si guardarono a lungo con curiosità prima di parlare ,fu' Angioletto a rompere il ghiaccio presentandosi ,e raccontando a stellina che da molto tempo voleva scoprire cosa ci fosse dietro il suo cielo,ovvero,dietro quello che pensava fosse solo il suo cielo.Stellina gli racconto che quella sera sarebbe stata la sua sera,avrebbe dovuto finalmente brillare,ma non si sentiva affatto pronta ,era agitata e senza forze.Angioletto allora le propose di andare a fare un giretto con lui,per provare a rilassarsi e magari,cambiando aria ,le forza sarebbero arrivate.E cosi' si incamminarono insieme parlando e saltellando fra le nuvole.Angioletto le racconto tante storie fantastiche ,e stellina ascoltava con attenzione quello strano personaggio arrivato cosi' per caso.La sua attenzione divenne ancora piu' grande quando angioletto incomincio' a raccontare la storia che suo padre poco tempo prima racconto' a lui...."In una sera fredda e buia ,Angelo Destino ,un angelo giovane bello,fu' chiamato al di la' delle nuvole,ma non era una voce a chiamarlo ,era un'energia incontrollabile, e in pochi istanti si trovo' circondato da mille gemme luminose che emanavano un calore avvolgente.Il suo cuore fu' rapito da quella magia e si fece cullare da quella luce per molto tempo .Ad un certo punto pero' le stelle dovettero smettere,mancavano poche ore alla notte e dovevano tenere la luce per illuminare il mondo, e soprattutto Angelo Destino doveva rientrare prima che calasse il buio,ma non ne voleva sapere ,non era mai stato cosi' bene in vita sua.Le stelle allora,vedendo che l'angelo era triste al pensiero di andarsene,si unirono in un fascio di luce ,come una strada,affinche' lui potesse rientrare nel suo cielo avvolto dalla loro energia.L'angelo torno' cosi' a casa ,ma non era piu' lo stesso ,adesso dentro di lui c'era qualcosa di profondamente unico,persino i suoi occhi non erano piu' gli stessi,erano lucidi e luminosi.Le stelle si erano unite cosi' tanto per accompagnarlo che la loro energia gli entro' dentro, ed ora era parte di lui." Stellina non riusciva a frenare le lacrime per l'emozione che quella storia le aveva suscitato.L'angioletto l' abbraccio' forte, e lei stette subito meglio con quel calore amico vicino.Il cielo stava cambiando colore e Stellina capi' che era ora di rientrare,anche se era l'ultima cosa che voleva fare.Nemmeno Angioletto avrebbe voluto lasciarla andare ,ma sapeva in cuor suo che la notte avrebbe pianto senza una stella cosi' bella.In silenzio si incamminarono verso l'angolo stellare e quando furono arrivati Stellina si accorse che al solo pensiero di perderlo, le forze per brillare le mancavano.Si abbracciarono profondamente e Angioletto si sfilo'le ali e le poggio' delicatamente su Stellina dicendole: Ora puoi volare verso la tua luce ,e quando mi penserai il tuo pensiero fara' volare anche me ! E con quella promessa d'amore eterno si salutarono ,e fu' ricambiato cosi' il dono che le stelle fecero ad Angelo Destino.
La notte tutto ha un'altro sapore.La notte posso dare il colore che voglio alle cose.Ho imparato ad amare la notte quando ho imparato a capire il silenzio.Di notte siamo sole io e la mia coscienza in un dialogo infinito .La notte sono vera.La notte sono nuda con un cielo intero a cullarmi.La notte e' leggera e volo di fiore in fiore ,la notte e' un nettare speciale.La notte tutto mi appartiene ed io appartengo al tutto . La notte arriva sempre,ma tante volte arrivo prima io.
giovedì 21 ottobre 2010
StellAlata
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