e a volte ,non manca niente ,
ci si dimentica cosi' anche dei giorni in cui sembra manchi tutto
La notte tutto ha un'altro sapore.La notte posso dare il colore che voglio alle cose.Ho imparato ad amare la notte quando ho imparato a capire il silenzio.Di notte siamo sole io e la mia coscienza in un dialogo infinito .La notte sono vera.La notte sono nuda con un cielo intero a cullarmi.La notte e' leggera e volo di fiore in fiore ,la notte e' un nettare speciale.La notte tutto mi appartiene ed io appartengo al tutto . La notte arriva sempre,ma tante volte arrivo prima io.
cuoricino di birra |
Nutrito di cose innocenti, con poco, sempre pronto e impaziente di volare, di volar via, questa é la mia specie: come potrebbe non esservi qualcosa degli uccelli! Tanto più che io sono nemico dello spirito di gravità , come lo sono gli uccelli: e ne sono nemico mortale, arcinemico, nemico da sempre! Colui che un giorno insegnerà il volo agli uomini, avrà spostato tutte le pietre di confine; esse tutte voleranno in aria per lui, ed egli darà un nuovo nome alla terra, battezzandola la leggera. Lo struzzo corre più veloce del più veloce dei cavalli, ma anche lui ficca ancora pesantemente la testa nella terra pesante: così pure l'uomo, che ancora non sa volare. Pesante é per lui la terra e la vita; e così vuole che sia lo spirito di gravità! Ma chi vuol divenire leggero e un uccello, non può non amare se stesso: questo é il mio insegnamento. Anche io ho imparato a fondo l' arte di attendere , ma soltanto di attendere me stesso . E sopra ogni altra cosa ho imparato a stare e andare e camminare e saltare e arrampicarmi e danzare . Ma questa é la mia dottrina : chi vuole imparare un giorno a volare , deve prima di tutto imparare a stare e andare e camminare e arrampicarsi e danzare : il volo non si impara in volo ! Io ho imparato ad arrampicarmi con scale di corda fino a più di una finestra , a gamba lesta mi sono inerpicato su per alti alberi di nave : star seduto sugli alti alberi della nave della conoscenza , mi parve non piccola beatitudine , palpitare come le fiammelle su alti alberi di nave : una piccola luce , é vero , purtuttavia un grande conforto per naviganti e naufraghi sperduti ! Per vie di molte specie e in molti modi sono giunto alla mia verità ; non fu una sola scala , quella su cui salii per giungere alla vetta , dove il mio occhio dilaga nelle mie remote lontananze . E solo malvolentieri ho sempre chiesto le strade , ciò é sempre stato contrario al mio gusto ! Preferivo interrogare e tentare le strade da solo . Il mio cammino é sempre stato , in tutto e per tutto , un tentativo e un interrogativo ; in verità bisogna anche imparare a rispondere a questo interrogare ! Ma questo é il mio gusto : non un buon gusto , nè cattivo , bensì il mio gusto , di cui non mi vergogno più e che più non celo . << Questa insomma é la mia strada , dov' é la vostra ? così rispondo a quelli che da me vogliono sapere la strada . Questa strada , infatti , non esiste !
(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)
Mia nonna era una persona meravigliosa. Mi insegnò a giocare a Monopoli.
Aveva capito che la cosa più importante era accumulare.
Accumulava tutto quello che poteva e alla fine diventava la Signora del gioco.
E poi mi diceva sempre la stessa cosa, mi guardava e diceva: “Un giorno imparerai a giocare”.
Un’estate giocai a Monopoli quasi tutti i giorni per tutto il giorno. E quell’estate imparai a giocare.
Compresi che l’unico modo di vincere è dedicarsi esclusivamente all’acquisizione. Compresi che soldi e possedimenti sono il modo per fare i punti.
Per la fine di quell’estate, ero diventato più spietato di mia nonna.
Ero pronto a piegare le regole pur di vincere.
Quell’autunno mi sedetti a giocare con lei.
Mi presi tutto ciò che aveva. La guardai cedere il suo ultimo dollaro e lasciare il gioco, completamente sconfitta.
Ma lei aveva un’altra cosa da insegnarmi.
Mi disse: “Ora torna tutto nella scatola. Tutte quelle case ed hotel. Tutte le strade e le società dei servizi. Tutte quelle proprietà e quel magnifico denaro. Ora tutto torna nella scatola”.
“Niente di tutto ciò era realmente tuo. Per un po’ ti sei scaldato per questo, ma era qui molto tempo prima che tu ti sedessi al tavolo e sarà qui dopo che tu te ne sarai andato”.
“Giocatori vengono. Giocatori vanno”.
“Case e automobili. Titoli e vestiti. Persino il tuo corpo”.
Il fatto è che tutto ciò che agguanto, consumo e accumulo, tornerà nella scatola, perderò tutto.
Quindi ti devi domandare: una volta che ottieni finalmente l’ultima promozione, una volta fatto l’ultimo acquisto, comprata la casa migliore, raggiunta la sicurezza finanziaria e scalata la vetta del successo fino al massimo che puoi raggiungere… E lì l’ebbrezza scompare (e scomparirà…)… cosa, allora?
Quanto a lungo dovrai percorrere quella strada prima di scorgere dove porta? Sicuramente comprendi che non sarà mai abbastanza.
Quindi devi porti la domanda: “Cos’è che importa davvero?”
ZEITGEIST: MOVING FORWARD